Ritratti di versi. Viaggio tra l’immagine e la parola nelle fotografie di Rossano B. Maniscalchi

Oltre 40 ritratti fotografici di scrittori e scrittrici contemporanei, con brevi testi già pubblicati in Italia o più spesso inediti.
Un libro che propone al lettore una mappa suggestiva e preziosa nella costellazione della letteratura mondiale
Pietro Chegai Editore 2000
Formato 17×24 Pgg 95
978-8887671155

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Rossano B. Maniscalchi

Fotografo di professione, Maniscalchi costruisce e inventa scene fantastiche che suscitano, in chi le osserva, impressioni molteplici. All’inizio degli anni Novanta il suo lavoro ha cominciato ad essere conosciuto nei circuiti internazionali. Con l’uscita del libro “No Small Distance” sulle celebrità e star internazionali, edito in occasione della sua mostra di New York, Maniscalchi è arrivato a essere riconosciuto quale interprete d’immagini magistrale, passando da fotografie di natura a fotografie di moda nonché a ritratti di personaggi famosi. Nel mondo della moda ha fotografato esclusive campagne pubblicitarie ed ha lavorato attivamente per case di moda, componendo le copertine di prestigiose riviste americane e italiane: da “Marie Claire” a “Maxim” e “Playboy”. I suoi ritratti sono stati esposti in molte mostre, gallerie e musei negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Rossano lavora negli Stati Uniti, dove diversi mesi all’anno risiede svolgendo la sua attività in Florida, California, New York. Lavora anche in Europa per campagne pubblicitarie di showrooms tra cui ricordiamo: Ferragamo Shoes, Sunglasses by Armani, Cartier, Ungaro, Gap, Guess, Limited, Stefanel, Max Mara, Calvin Klein shoes, Levis, Rolex, Mercedes. Suoi lavori sono stati pubblicati sulle copertine di diverse riviste americane ed Europee. “Rossano B. Maniscalchi – ha scritto Attilio Bellanca – come tutti i grandi fotografi, sa che bisogna avere occhi sempre aperti pronti a meravigliarsi ed a conquistare: ad essere sconvolti ma sempre sorretti da una minuziosa osservazione per rendere l’atmosfera più ricca e completa… Quello di Rossano B. Maniscalchi, in fondo, è un discorso personale, senza condizionamenti, dove ognuno può attingere la propria verità”. Una forte alterità, uno smalto pittorico “dove proprio il bianco e il nero diventano massa e piani di puro colore e pura materia” sono le qualità notate da Enzo Siciliano nelle fotografie di Maniscalchi. “Per lui, non v’è dubbio, – continua Siciliano – l’esperienza statunitense è stata decisiva e anche dirompente. A mio giudizio, proprio la luce americana, che incidendo con forza i colori li esalta, gli ha suggerito, nell’uso del bianco e nero, un modo sensibilissimo d’espressione… Torna alla mente il nome di Man Ray o il nitore di Adams. Ma l’orizzonte dove si muove la camera di Maniscalchi è poi quello d’oggi, dove le immagini si vestono di una scanzonata e plastica freschezza”. Maniscalchi è un maniaco della luce e un eterno scontento. La sua ricerca, infatti, non conosce soste e gira per il mondo alla scoperta di volti di celebrità da eternare, non bastandogli uno scatto e uno scatto ancora. L’autore cerca e ricerca quella particolare luce che domanda quel particolare volto e non un altro. I suoi tagli rinascimentali rivelano fortemente la sua formazione toscana, mentre la sua tecnica riconduce ai maestri di oltralpe con cui si è formato. Artista che Achille Bonito Oliva ha definito onnisciente nella sintesi provocatoria “Dio ti vede e così Rossano B. Maniscalchi”, ormai la sua collezione di ritratti (anime di celebrità catturate in giro per il mondo) conta a oggi quasi mille personalità.

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