I Micromammiferi dell’area del Trasimeno – Maria Maddalena Chiappini, Bernardino Ragni

L’area del Trasimeno ed il lago stesso sono stati oggetto nel passato di numerose ricerche idrobiologiche, faunistiche e vegetazionali ma, riguardo ai popolamenti dei Vertebrati, non si disponeva, al 1998, di alcun dato relativo ai micromammiferi. Il lavoro di Chiappini e Ragni ha consentito, pertanto, di comporre un’immagine più completa del panorama faunistico del Trasimeno, contemporaneamente ad un approfondimento sulla valenza ecologica di popolamenti a così ampia diffusione ed abbondanza.
Il presente lavoro si è prefissato, in particolare, di definire qualitativamente e quantitativamente la microteriocenosi dell’Oasi “La Valle”, comparando le specie rinvenute ed i relativi indici di abbondanza con il paesaggio geomorfologico e vegetale presente nella stessa oasi e nel territorio limitrofo, al fine di una caratterizzazione ecologica dell’area di studio.
Redatto in forma accessibile a tutti pur mantenendo il rigore scientifico che lo caratterizza, segna l’inizio della fortunata collana “I quaderni della Valle” e costituisce, al contempo, uno dei primi contributi locali volti alla conoscenza di un interessante gruppo di Mammiferi che riunisce, in Umbria, poco meno di trenta specie. Purtroppo molte di queste risultano completamente sconosciute alla maggior parte delle persone mentre altre vengono bistrattate, quando non perseguitate, spesso a seguito di un retaggio culturale ancora oggi duro a morire.
In effetti, lo studio di talpe o toporagni, ghiri o topi selvatici, ratti o scoiattoli, prescindendo da problematiche che certamente alcune specie possono causare in particolari situazioni, si rivela nella nostra epoca più che mai indispensabile per interventi di gestione e certificazione ambientale, costituendo questi piccoli animali, per le molteplici valenze che li rivestono tutti indistintamente, un insieme di insostituibili bioindicatori.