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L’origine perduta – Matilde Asensi

Sonzogno ed. 2006, prima edizione
Formato 13,5×21,5 Pgg. 502
Copertina cartonata con sovraccoperta
ISBN 788845413353

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About The Author

Matilde Asensi

Scrittrice spagnola nata ad Alicante nel 1962. Laureata in giornalismo all’Università di Barcellona, ha lavorato per tutti i più importanti network radiofonici spagnoli prima di dedicarsi alla narrativa. Dal 1999, anno in cui ha esordito come scrittrice, tutti i suoi romanzi di avventure storico-archeologiche sono stati premiati dal pubblico e dalla critica: bestseller da centinaia di migliaia di copie, hanno anche ricevuto molti premi letterari. Tra i suoi libri pubblicati in Italia ricordiamo L’ultimo Catone (2005), Terra ferma (2008), La camera d'ambra (2009), La vendetta di Siviglia (2010) Iacobus (2000), L'origine perduta (2006), Tutto sotto il cielo (2007), Il ritorno di Catone (2015).

Il protagonista del romanzo è Arnau, affermato imprenditore informatico di Barcellona e abile hacker. L’azione prende il via dal momento in cui Arnau viene avvertito che il fratello Daniel, etnologo e promettente studioso in ambito accademico, è stato portato all’ospedale perché la moglie Ona lo ha trovato apparentemente delirante: affermava infatti di essere morto e chiedeva di essere sepolto. I medici gli diagnosticano agnosia e sindrome di Cotard, ma le loro cure si dimostrano inutili per curare la strana malattia di Daniel. Arnau, però, si convince che la singolare alterazione mentale del fratello è legata agli studi che egli stava compiendo, legati all’antica lingua aymara: Daniel è stato colpito da una antica maledizione. Indagando e documentandosi sul lavoro del fratello, Arnau scopre che l’aymara è una lingua diversa da tutte le altre, perché è così perfetta e segue un ordine così matematico da sembrare quasi un linguaggio di programmazione. Grazie a numerose ricerche e, soprattutto, alla enigmatica mappa cinquecentesca del pirata Piri Reìs, Arnau scopre che la lingua aymara ha il potere di riprogrammare le menti umane, e che i discendenti dell’antica setta degli yatiris hanno continuato a tramandare la conoscenza del potere delle parole. Insieme ai due amici Marc e Lola (anch’essi geniali hacker), Arnau si reca in Bolivia per visitare le rovine dell’antica città di Tiahuanaco, dove incontrano la professoressa di Daniel, anch’essa recatasi negli stessi luoghi perché a conoscenza della storia degli yatiris e della loro lingua perfetta. Inizialmente antagonista, la professoressa diventa poi un’importante alleata di Arnau nella spedizione nelle pericolose zone inesplorate della foresta amazzonica, dove i protagonisti riusciranno infine ad incontrare gli yatiris, gli unici in grado di guarire Daniel dalla maledizione.

L’idea fondamentale del libro, ossia l’esistenza di una arcaica lingua perfetta, è stata ispirata dal libro di Umberto Eco La ricerca della lingua perfetta nella cultura europea, in cui viene citata la lingua aymara per la sua struttura paragonabile a quella di un linguaggio informatico.

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