Il Pendolo di Focault – Umberto Eco

Uno dei capolavori del ‘900
I° edizione
Bompiani ottobre 1988
Formato 15×24 – pgg 516
Copertina cartonata con sovraccoperta

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About The Author

Umberto Eco

Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932 – Milano, 19 febbraio 2016) è stato un semiologo, filosofo, scrittore, traduttore, accademico e bibliofilo italiano. Un autografo di Eco fu apposto all'edizione tedesca di Arte e bellezza nell'estetica medievale.
Saggista prolifico, ha scritto numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi di successo.
Nel 1971 è stato tra i fondatori del primo corso del DAMS all'Università di Bologna. Sempre nello stesso ateneo, negli anni Ottanta ha fondato il corso di laurea in Scienze della Comunicazione[5]. Nel 1988 ha fondato il Dipartimento della Comunicazione dell'Università di San Marino. Dal 2008 era professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell'Università di Bologna.
Dal 12 novembre 2010 Umberto Eco era socio dell'Accademia dei Lincei, per la classe di Scienze Morali, Storiche e Filosofiche

Il pendolo di Foucault è suddiviso in dieci segmenti che rappresentano le dieci Sephirot. Il romanzo è ricco di citazioni esoteriche alla Cabala, all’alchimia e alla teoria del complotto, così tante che il critico letterario e romanziere Anthony Burgess ha suggerito che sarebbe stato utile un indice.
Il titolo del libro si riferisce all’effettivo pendolo ideato dal fisico francese Léon Foucault come prova sperimentale della rotazione della Terra, il quale ha un significato simbolico all’interno del romanzo. Sebbene alcuni credano che esso si riferisca al filosofo Michel Foucault notando l’amicizia di Eco con il filosofo francese, l’autore “respinge in modo particolare qualsiasi allusione intenzionale a Michel Foucault” – e questo viene considerato come uno dei suoi sottili giochi letterari.

Casaubon, l’io narrante, è dapprima studente e poi giovane professionista dell’editoria a Milano. Attraverso una serie di eventi, trova nel mito dei Cavalieri templari la sua vera raison d’être (ragion d’essere) culturale e professionale. Da tale mito tuttavia si diramano una serie di filoni che corrispondono alla parte più occulta o a quella più reietta della cosiddetta civiltà occidentale. Attraverso la scoperta di questi filoni facciamo la conoscenza degli altri personaggi del romanzo, alcuni buoni, altri meno, ma tutti interessati a qualcosa. L’avidità di ottenere ciò che i vari protagonisti cercano manda in malora i buoni e i cattivi più deboli, per così dire. Casaubon, Belbo e Diotallevi, infatti, da un puro gioco traggono il Piano-Complotto la cui “sgangheratezza” (v. ciò che pensa Umberto Eco del film Casablanca) contribuisce a renderlo verosimile all’avido Agliè, in cerca di uno scopo verso cui indirizzare la società segreta paramassonica che capeggia.
Il romanzo trae il titolo dal pendolo di Foucault, un pendolo che, oscillando liberamente per molte ore, dimostra la rotazione terrestre. La spiegazione del fenomeno fu fornita a Eco da Mario Salvadori.
Un esempio di pendolo di Foucault è al Conservatoire national des arts et métiers di Parigi, dove prende inizio il romanzo; alcune scene finali, inoltre, vedono protagonista una macabra rielaborazione del pendolo stesso.