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Pitigrilli
Pitigrilli, pseudonimo di Dino Segre (Saluzzo, 9 maggio 1893 – Torino, 8 maggio 1975), è stato uno scrittore e aforista italiano. Ebbe un grande successo in Italia nel periodo tra le due guerre mondiali. Il suo nome è legato anche all'OVRA, la polizia politica fascista, di cui fu informatore e delatore.
Nacque a Saluzzo, figlio di David Segre, di religione ebraica, e di Lucia Ellena, di religione cattolica, e fu battezzato alla nascita da quest'ultima all'insaputa del padre. Intraprese studi classici laureandosi poi in Giurisprudenza a Torino nel 1916. Appassionato di lettere, entrò nelle grazie della poetessa Amalia Guglielminetti di cui divenne poi per breve tempo l'amante: una relazione burrascosa che terminò con una causa in Tribunale. Intraprese molto presto l'attività giornalistica come critico letterario e divenne autore di romanzi e racconti di successo, evoluti e destinati ad avere successo nel tempo, ma anche di colta spregiudicatezza.
Fondò nel luglio del 1924 la rivista Le Grandi Firme, che fu soppressa nel 1938 dal regime fascista.
Dal 1930 iniziò a viaggiare a lungo in Europa, soggiornando tuttavia prevalentemente a Parigi e tornando periodicamente per breve tempo in Italia. Quando rientrò nel 1940 rischiò come ebreo di finire internato all'Aquila. Nello stesso anno si sposò con l'avvocatessa Lina Furlan; nel 1943 ebbe un figlio. Dopo l'8 settembre 1943 e l'occupazione nazista dell'Italia, decise di fuggire in Svizzera, dove rimase fino al 1947.
Nel 1948 si trasferì in Argentina ove rimase dieci anni. Rientrato in Europa, si stabilì a Parigi, da dove rientrò in Italia occasionalmente. Fu proprio nella sua casa torinese che lo colse la morte l'8 maggio 1975, il giorno prima del suo ottantaduesimo compleanno.
Il giudizio su Pitigrilli risente della sua vicenda politica e umana e sorvola sull'originalità della sua opera letteraria. Di quest'ultimo aspetto si è occupato Umberto Eco con un suo saggio. Rilevante, a detta dello stesso autore, fu la conversione al cattolicesimo, descritto nella Piscina di Siloe (1943). In questo libro lo scrittore racconta il percorso culturale della sua vita e di come, un passo dopo l'altro, abbandonò le esperienze spiritiche e medianiche per giungere al cattolicesimo.
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