Paul Wühr
Il corpo e la parola
“Ma in fondo, che cos’è un poeta?”. A questa domanda, che molti non-lettori talora si pongono, si possono dare, a nostro avviso, due risposte, che alla fine riescono a conciliarsi: un poeta è un autore lirico, che crea metafore originali e sorprendenti – immagini che potrebbero anche essere dipinte –, un artista che ritrae o riproduce il reale attingendo ai mezzi espressivi offerti dalla sua lingua madre, da tutte le lingue del mondo, oppure, come Paul Wühr, è un uomo che riesce a pensare in versi, a scrivere una Gedankenlyrik, una poesia filosofica, nutrita d’idee e portatrice d’idee. In ogni caso, un vero poeta è un uomo che riesce a intuire i segreti del reale, che ha il coraggio di esplorare, di interrogare se stesso e il mondo. Friedmar Apel ha scritto di recente: “Al contrario di Enzensberger o Rümkorf Paul Wühr, nato nel 1927, viene considerato il grande Inattuale tra i poeti della sua generazione”.
(dalla postfazione di Riccarda Novello)
Notizie sull’autore:
Paul Wühr, recentemente scomparso era nato nel 1927 e viveva a Monaco e in Italia, a Passignano. Maestro elementare in Baviera, negli anni del dopoguerra inizia a dedicarsi alla scrittura, pubblicando il suo romanzo d’esordio Embryonen (tra il 1954 e il 1957) e lavorando ai primi testi per la radio. Nel settembre del 1963 il Westdeutscher Rundfunk trasmette il suo radiogramma Das experiment. L’editore di Monaco Carl Hanser pubblica le sue opere a partire dagli anni Settanta: il romanzo Gegenmünchen (1970), gli Hörspiele (radio-grammi) So spricht unsereiner (1973), il ciclo di poesie Grüss Gott ihr Mütter ihr Väter ihr Töchter ihr Söhne (1976), quindi Rede. Ein Gedicht (1979), il romanzo Das falsche Buch (1983), il diario Der faule Strick (1987), nuove poesie Grüss Gott, Rede (1990), poi Luftstreiche. Ein Buck der Fragen (1994) e il volume Salve Res Publica Poetica (1997). Tra numerosi riconoscimenti vanno ricordati nel 1971 il premio radiofonico dei “Kriegblinden”, nel 1977 il “Literatur–Förderungspreis” della città di Monaco, nel 1984 il premio della “Città di Brema”, nel 1990 il premio Petrarca e il premio “Ernst Meister”, mentre la “Bayrische Akademie der schönen Künste” gli ha conferito nel 1997 il “Grosser Literaturpreis”.
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