Il tempio e il cappio – di Alessandro Merini

La poesia può essere spettacolo e dissacrazione
Introduzione di Antonio carlo Ponti

Umbria editrice 1976
Formato 14×21,5 – Pgg 89

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Alessandro Merini

Alessandro Merini: le poesie del dissenso.
È nato a Spoleto nel 1932. Al suo attivo una condanna per diffamazione, processi vari, due recital, una mostra di poesia e alcuni libri.
Gli si rimprovera di non aver raggiunto la maturità classica, di non aver lavorato in banca, di non avere simpatie per il potere, la magistratura, la borghesia, i monopoli.
E’ amico dei contadini, dei pazzi, dei carcerati, dei ribelli.
E’ un ammiratore delle donne intelligenti, degli ebrei, dei tedeschi.
Crede in Dio, nell’uomo e nel numero 7.
Chiede comprensione per essere nato sotto il segno dello Scorpione.
Abolirebbe volentieri le mutue, i manicomi, le autorità, i rimorsi.

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