Schlegel Friedrich – Frammenti critici e scritti di estetica.

Curatore: Introduz.e traduz.di Vittorio Santoli.
Editore: Sansoni Ed. 1967, Collana: Coll.Biblioteca.
Provenienza dell’originale: la University of California
Formato cm.13×20, pp Introduzione LXVI, testi 299
Volume 3 di Romanticismo tedesco traduzioni con saggi introduttivi a cura dell’ Istituto italiano di studi germanici in Roma
Volume mai letto, con i soli segni del tempo nel retro dii copertina.
Le immagini presentate sono quelle reali del libro.
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il lettore si trova coinvolto nel vivo del nascente romanticismo tedesco e della sua sperimentazione globale, che implica una totale rimessa in discussione della cultura occidentale, sia dal punto di vista teorico, sia per quanto riguarda la varietà di strumenti espressivi a cui la nuova “era romantica” ricorre. Dai frammenti raccolti in questa edizione emerge infatti sia l’ideale speculativo romantico di un’arte che inglobi e rivoluzioni il mondo intero, sia il gusto per la sperimentazione linguistica che, di fronte all’esigenza di esprimere concetti nuovi e associazioni inedite, attinge ai termini e alle simbologie della chimica e della matematica.
Karl Wilhelm Friedrich von Schlegel (Hannover, 10 marzo 1772 – Dresda, 12 gennaio 1829) è stato un filosofo, critico e traduttore tedesco, come suo fratello Wilhelm August von Schlegel. È considerato uno dei fondatori del Romanticismo.
Figlio del pastore luterano Johann Adolf Schlegel (1721-1793), trascorse gran parte della sua infanzia presso uno zio e presso il fratello maggiore Wilhelm.
Amico di Novalis, Tieck e degli altri romantici, fiero avversario letterario di Johann Wolfgang von Goethe e Friedrich von Schiller, nonostante dotato di tradizione classicista di stampo winckelmanniano, con il fratello August Wilhelm pubblicò dal 1798 al 1800 la rivista Athenäum.
Visse a Jena, Berlino, Parigi, poi stabilitosi a Vienna nel 1808 e convertitosi al cattolicesimo, divenne stretto collaboratore del cancelliere Metternich (partecipò ai lavori del Congresso di Vienna e venne con lui in Italia nel 1819) e uno dei massimi teorici della Restaurazione.
Tra le sue opere letterarie ricordiamo il dramma classicistico Alarcos (1802) e Lucinde (1799), romanzo a sfondo autobiografico che suscitò scalpore per il suo intento di conciliare amore spirituale e amore sensuale. Ben più importanti i suoi scritti critici e filosofici, fra cui Sul valore dello studio dei greci e dei romani, Storia della poesia dei greci e dei romani, e soprattutto i Frammenti, tentativo di fondere la lingua concentrata, pregnante, ricca di paradossi, elementi poetici, filosofici e religiosi.
Schlegel diede l’avvio alla poetica romantica, sostenendo la necessità di svincolare la letteratura dai modelli classici. Nelle sue ultime opere Storia della letteratura antica e moderna, 1815, lavorò a una storia letteraria di taglio sistematico.
Dopo aver interrotto un apprendistato nel commercio a Lipsia studiò da solo per ottenere accesso all’università dove studiò diritto, matematica, filologia classica, medicina e filosofia dapprima a Gottinga e in seguito a Lipsia.

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